L’ultima nostra
proposta non poteva che ruotare intorno alla figura di quel Santo tanto
venerato nella città capoluogo di Puglia che oggi conserva le sue
reliquie, indebitamente trafugate a Myra e trasferite a Bari nel 1087.
Al
di là di ogni osservazione di carattere morale che si possa esprimere sul
gesto di quei marinai che “rubarono” letteralmente le ossa del Santo,
dobbiamo riconoscere che San Nicola è uno dei pochi santi (se non
l’unico !) ad essere venerati con identico amore e fervore religioso
tanto in Oriente quanto in Occidente.
Un
fervore ed una devozione che i baresi non si stancano mai di dimostrare,
tanto da festeggiare il Santo Protettore per ben due volte durante
l’anno, a maggio e a dicembre.
Non
di meno i baresi potevano adombrare o cancellare il modo con cui quelle
ossa giunsero a loro tanto che la “caravella” è ormai la protagonista
incontrastata di qualunque rievocazione dell’evento, quasi a dimostrare
che l’aver trovato un Santo Protettore per la città basta a perdonare
il gesto di quei marinai pieni di fede e di devozione. |